Firenze Marathon 2016: due calcoli per capire la congiunzione tra turismo e sport
Questa vuole essere un’analisi spicciola, con calcoli fatti a braccio, con dati reali presi dal sito ufficiale della Firenze Marathon, atta ad esaminare il rapporto che c’è, e ci può essere tra sport e turismo.
Premetto, quest’articolo/riflessione magari è gia stato fatto, forse molto più probabilmente sotto forma di chiacchiera da bar, ma ho voluto mettere nero su bianco anche solo per far mente locale.
Siamo arrivati alla 33 esima edizione della Maratona di Firenze, maratona internazionale alla quale partecipano atleti e atlete provenienti da molte parti nel mondo, basti pensare che sono state rappresentate 80 nazioni nell’edizione di quest’anno.
Ho voluto scrivere quest’articolo anche per riflettere su quali sono le potenzialità presenti e future di una manifestazione sportiva del genere.
I dati che andrò ad esporre sono stati presi dall’articolo, che vi invito a leggere, pubblicato sul sito della Firenze Marathon : “Firenze Marathon 2016: i numeri” mentre i calcoli che ho fatto li ho volutamente considerati per difetto, ma andiamo con ordine.
All’edizione di quest’anno hanno partecipato un totale di 8215 atleti tra uomini e donne. Gli atleti italiani sono stati 6220 mentre gli stranieri 1995.
Tra le regioni italiane più rappresentate la più numerosa è stata la Toscana con 1704 partecipanti, mentre dalle restanti regioni 4516.
Per la precisazione la maratona è una gara di resistenza della distanza di 42,195 km che viene corsa su strada sfruttando, come in quella di Firenze, il centro della città.
La maratona olimpica del 1908, svolta a Londra, doveva originariamente partire dal Castello di Windsor e finire allo Stadio Olimpico, con un percorso di 26 miglia esatte (pari a circa 41,843 chilometri) a cui gli organizzatori aggiunsero 385 iarde (ossia circa 352 metri), in modo da porre la linea di arrivo davanti al palco reale. La distanza risultante fu in tal modo di 42,195 chilometri; tale distanza, dopo le successive edizioni dei Giochi del 1912 a Stoccolma e del 1920 ad Anversa, venne ufficialmente adottata nel 1921 dalla federazione mondiale di atletica e divenne ufficiale a partire dai successivi Giochi di Parigi del 1924.
Dopo questa piccola parentesi facciamoci un po’ due conti, seppur sempre molto approssimati, per vedere più o meno quanto c’è da esser contenti o da esser polemici con la presenza di una manifestazione del genere, in una città turistica come Firenze.
E’ senza ombra di dubbio un importante indotto per la città visto che i partecipanti ed eventuali accompagnatori vengono coinvolti per almeno per due giorni (giorno della gara compresa); ogni maratona, e quella di Firenze non è da meno, ha annesso (come evento) un periodo di un paio di giorni dove è presente un’area espositiva.
L’area espositiva, nel caso della maratona di Firenze – Firenze Marathon Expo, è suddivisa (a mio avviso) in tre aree: gli stand, sia commerciali sia di maratone di altre città, l’area presentazioni e convegni, dove tra le tante iniziative, viene presentato il percorso dal direttore tecnico e l’area ritiro pettorali. Ci sarebbe un’altra area che riguarda i volontari, ma questo è un argomento che mi sono lasciato da parte e che riprenderò successivamente.
Dell’area “expo” l’area più importante che è in relazione alla mia analisi è senza dubbio quella che riguarda il ritiro dei pettorali; da regolamento ogni atleta deve ritirare il pettorale di gara al massimo il giorno precedente la gara, quindi i partecipanti che provengono da fuori regione e quelli stranieri devono arrivare a Firenze almeno il giorno prima della maratona.
Quindi tenendo conto di questo aspetto andiamo a fare due calcoli.
Tenendo conto che gli atleti italiani provenienti da fuori Toscana sono stati 4516 e gli atleti stranieri 1995, per un totale di 6511, questo equivale al 79% (circa, 79,25% per l’esattezza) dei partecipanti totali.
Atleti provenienti da fuori regione + atleti stranieri = 79% dei partecipanti totali
Quindi abbiamo che i 3/5 (approssimazione per difetto anche se si avvicinerebbe più ai 4/5) dei partecipanti ha pernottato almeno una notte a Firenze. Questo vuol dire che, tenendo conto che una camera in media viene 50€, solo di partecipanti provenienti da fuori regione c’è stato un’indotto di 325.550 €. Poi se dei 6511 atleti ci sommiamo almeno un terzo di persone che hanno accompagnato i partecipanti, e quindi 2170 persone circa, abbiamo come numero totale di persone 8680 (circa); vale a dire che le entrate per le strutture ricettive cittadine sono state di 434.050€.
Le entrate totali di un giorno di pernottamento in occasione della maratona di Firenze sono state pari a 434.050€
Tutti questi calcoli, come scritto all’inizio dell’articolo, sono molto approssimativi anche se ho voluto stare basso con i numeri e i calcoli sono stati fatti senza tenere conto delle entrate legate alla ristorazione e ad altre eventuali spese fatte dagli atleti e accompagnatori. Inoltre ho tenuto conto che le persone che hanno pernottato in città siano rimasti a Firenze solo per una notte; la maratona è una gara molto dura e molto estenuante, molti atleti non sono arrivati un giorno prima per il ritiro del pettorale ma sono rimasti anche il giorno dopo la maratona, per riprendersi dalla fatica o anche solo per turismo.
C’è da aggiungere anche che molti partecipanti alla maratona l’hanno usata come scusa per visitare la città e viceversa; a riguardo vi consiglio di leggere questi due elaborati:
- Elaborato su sport e turismo – Regione Emilia Romagna
- Due metalinguaggi si intrecciano: sport e turismo
In quest’analisi non ho volutamente contato i volontari, che ho considerato essere tutti della città metropolitana di Firenze e che non hanno la necessità di pernottare a Firenze; però eventuali volontari provenienti da fuori regione o stranieri farebbero crescere il numero.
Per concludere voglio finire con questo: diversi fiorentini si sono lamentati della presenza della maratona e si sono chiesti (in modo polemico) il perché fosse stata fatta. E’ vero ho tenuto solo conto delle strutture alberghiere in questa mia analisi spicciola ma solo questo dovrebbe farci riflettere di quanto è l’indotto economico di un evento del genere. E’ vero non ho tenuto conto delle spese che i vari albergatori devono sostenere ma se fossero andati in rimessa sarebbero andati in rimessa non solo in occasione della maratona ma anche per la normale stagione turistica che vede afflussi molto consistenti di turisti a Firenze ogni anno.
Quest’articolo potrebbe essere anche solo pura retorica, ma ci lamentiamo che a Firenze non vengono fatti eventi importanti e quando capita l’occasione, e per la Firenze Marathon siamo già in programmazione del 34° anno, non sentiamo storie. Ovviamente ho usato il noi e per fortuna non tutti i fiorentini sono disfattisti, ci sono anche i propositivi, ma ho voluto fare una riflessione, esponendo qualche numero, sull’importanza di un evento come la maratona a Firenze.
Mi dedicherò ad analizzare altri eventi di questa portata in articoli futuri, magari analizzando anche altri dati e facendo altre riflessioni a riguardo.
Fonti utilizzate:
- firenzemarathon.it
- it.wikipedia.org
- http://www.tds-live.com/
- http://www.docente.unicas.it/
- http://imprese.regione.emilia-romagna.it/
- La foto di testata è stata inserita dal sito https://villabetania.it
- Il video della maratona è stato inserito dal canale youtube della Firenze Marathon