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Può essere una società sportiva ecosostenibile?

Al giorno d’oggi può una società sportiva essere ecosostenibile, o almeno esserlo il più possibile e impegnarsi per esserlo? Una risposta assoluta non c’è, sicuramente possiamo dire come non esserlo.

In trasferta con un volo da 10 minuti: Manchester United travolto dalle polemiche, notizia pubblicata il 18 ottobre dalle maggiori testate giornalistiche sportive, e non, inerente alla trasferta del Manchester United a Leicester (partita giocata il 16 ottobre, ndr) vinta dai padroni di casa per 4 a 2.

Oltre il danno la beffa, oltre ad aver subito la sconfitta per mano del Leicester, il Manchester United ha anche dovuto affrontare le polemiche per le modalità del viaggio sostenuto per arrivare al King Power Stadium. Gli ambientalisti si sono scatenati con le critiche per la scelta di affrontare 100 miglia (più o meno 160 km, ndr) in aereo invece che optare per il pullman o il treno. 

Manchester e Leicester distano tra loro più o meno 100 miglia, cioè circa 160 chilometri, paragonando all’Italia, la stessa distanza che c’è tra Milano e Verona o tra Firenze e Perugia, ad esempio. La domanda sorge spontanea, come mai non è stato deciso di spostarsi con il treno o il pullman, come solitamente accade in questi casi, data la relativa distanza? La società difende questa scelta dettata dalle circostanze dovute al traffico congestionato sulla M6. 

Questa di seguito la strada più diretta per arrivare a Leicester da Manchester, secondo Google Maps.

Motivazione capibile, anche se gestibile, infatti la decisione che ne è derivata è stata fortemente criticata soprattutto dal punto di vista ambientale. L’utilizzo dell’aereo infatti contribuisce in modo significativo al riscaldamento globale, in un momento in cui è fondamentale ridurre le emissioni di carbonio. Interminabili polemiche per una trasferta che sarebbe potuta gestire con  il treno o il pullman, evitando un maggiore impatto negativo sull’ambiente anche se il viaggio sarebbe stato sicuramente meno “veloce”, ma comunque più ecosostenibile.

Un esempio in Italia in parallelo è stata la trasferta dell’Inter a Firenze contro la Fiorentina, valevole per la quinta giornata del campionato di serie a, dove per lo spostamento da Milano a Firenze è stato scelto l’utilizzo del treno.

Appurato che le circostanze non avrebbero permesso il viaggio in pullman, dato il traffico sull’autostrada, per capire come sarebbe stato il viaggio in treno abbiamo provato a eseguire una ricerca sul sito delle ferrovie britanniche – https://www.nationalrail.co.uk/ – inserendo ipotetici orari per arrivare in largo anticipo a Leicester, dato che la partita è iniziata alle ore 16.00.

Il risultato migliore della ricerca avrebbe ipotizzato la partenza dalla stazione “Oxford Road” di Manchester, stazione centrale della città inglese, con un cambio a Chesterfield con l’arrivo a Leicester alle 11.03. Le altre soluzioni sarebbero state meno praticabili perché avrebbero previsto almeno due cambi, con tempi morti abbastanza lunghi. Un viaggio che, nonostante la scomodità del cambio, sarebbe stato comunque più ecosostenibile dell’aereo.

Anche BBC Sport ha opinato sulla decisione dei Red Devils, ma anche analizzato con la seguente infografica quanto inciderebbero i voli nazionali rispetto ai voli a lungo raggio o rispetto ad altri mezzi di trasporto – https://www.bbc.com/sport/football/58938198

foto dall’articolo di BBC Sport – https://www.bbc.com/sport/football/58938198

Il Manchester United si è però difeso evidenziando la necessità di garantire ai giocatori un viaggio tranquillo evitando i problemi di traffico; è stato sottolineato inoltre l’impegno costante nell’aumentare la consapevolezza delle persone sul contributo che si può garantire nel quotidiano ad un futuro più pulito e sostenibile per il pianeta. Per questo è stato ricordato come le emissioni di carbonio annuali dello United siano state ridotte di oltre 2.700 tonnellate dal 2008, con un ampio utilizzo dell’elettricità “green” nelle proprie strutture. 

Riflessioni conclusive

Tutte le motivazioni che hanno spinto i vertici dei Red Devils a optare sulla scelta dell’aereo possono essere anche condivisibili, ma alcune domande possono sorgere spontanee; perché si è dovuto prendere una decisione “avventata” del prendere l’aereo quanto in più occasioni i club si muovono il giorno precedente la partita? Inoltre la partita precedente si è disputata 14 giorni prima, cioè il 2 ottobre, quindi con tutto il tempo per organizzarsi.

Infatti prendendo ad esempio la trasferta del Barcellona a Milano per la partita di Champions League, il 18 aprile 2010, il club “blau grana” si è dovuto spostare in pullman con una tappa a Cannes.

Questo l’articolo di “Repubblica” che trattò l’argomento – shorturl.at/jELM3 .

Va bene sottolineare il fatto che le proprie strutture utilizzino elettricità derivante da fonti rinnovabili e che il club si stia adoperando (dal 2008, ndr) a ridurre le proprie emissioni di carbonio, ma vanificare tutto, almeno agli occhi dell’opinione pubblica, facendo una scelta avventata non sarebbe degna della storia di un club come il Manchester United. Purtroppo fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce (cit.)

Questa era una riflessione su una parte di un argomento molto più ampio che andrebbe trattato più dettagliatamente. In futuro verranno trattati argomenti legata a questo fatto e a quanto scritto in questo post, come sottolinea il Corriere dello Sport nell’articolo inerente all’argomento trattato in questo post .


la foto di copertina non rappresenta l’aereo del Manchester United ma una sponsorizzazione con Air Asia