Lo sport italiano parla biathlon
Nonostante il fine settimana calcistico che caratterizza ormai da più di un secolo la nostra penisola, ahimè, questo è stato caratterizzato invece dalla vittoria di Dominik Windisch e di Dorothea Wierer nella mass start valevole per la Coppa del Mondo di biathlon.
Notizie che non hanno trovato molto risalto sui quotidiani nazionali ma che ci danno comunque vanto a livello internazionale nello sport.
Ma facciamo qualche passo indietro. Non ho voluto scrivere questo post per criticare le varie politiche adottate dai giornali che riempiono le pagine sportive per la maggiore di calcio. Ho voluto scrivere questo post per parlare un po’ più da vicino della disciplina del biathlon, legata soprattutto ai successi italiani degli ultimi giorni.
Il biathlon dicevamo, uno sport invernale tanto per dargli un’inquadratura più specifica, uno sport che unisce due discipline; sci di fondo + tiro a segno con la carabina una miscela di emozioni e “apprensioni sportive” che ti fanno sussultare dalla poltrona e mantengono alta l’attenzione, soprattutto nelle fasi finali della gara.
Semplicemente, il biathlon, consiste nel percorrere nel minor tempo possibile un percorso prefissato sugli sci da fondo, sostando a un numero variabile di postazioni di tiro; ogni errore con la carabina comporta una penalità. La distanza da percorrere e il numero delle sessioni di tiro variano a seconda delle tipologie di gara, che possono essere tanto individuali quanto a squadre. [ tratto da wikipedia]
Nella foto ecco ripresa una delle postazioni di tiro, nella quale gli atleti sono in posizione prona mentre sparano e cercano di colpire il bersaglio. Questa non è la sola posizione in cui gli atleti sparano ma ci sono anche altre postazioni nelle quali gli atleti sono in piedi, come nella foto sottostante.
E’ uno sport non troppo complicato da capire ma la sua esecuzione non è per nulla semplice, un po’ come tutti gli sport. Oltre ad avere la preparazione fisica adeguata per sciare bisogna anche aggiungere la preparazione e l’allenamento nello sparare con la carabina, visto che durante la gara il non colpire il bersaglio comporta delle penalità.
Beh tornando alle notizie di questo fine settimana, gli italiani in gara a Canmore hanno davvero trionfato e dato lustro ai colori della nazionale. Oltre ai due atleti citati all’inizio del post, come riportano i “ragazzi” di Oasport.it nella categoria “biathlon”
tutta la compagine italiana ha portato ottimi risultati con vari successi, sia individuali che sulle staffette. Anche se non è uno sport seguito in tutta la penisola, ahimè, c’è solo da esser fieri di questi ragazzi che hanno raggiunto questi risultati e che il bello deve ancora arrivare.
Concludendo questo post, venendo da uno sport come l’atletica, mi sento di dire e di consigliare che ci si può (e deve, ndr) appassionare anche a sport il cui risalto è minore rispetto a quelli più famosi e più conosciuti, anche solo per avere una conoscenza maggiore del panorama sportivo italiano ed internazionale, che a livello dirigenziale e/o di addetti ai lavori non è mai scontato.
Al prossimo post.